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martedì 16 ottobre 2018

Detrazione Fiscale per Ristrutturazione Edilizia: facciamo il punto della situazione.





Le detrazioni fiscali ai fini IRPEF,  che interessano gli  interventi  su immobili del patrimonio edilizio esistente,  ad oggi in vigore nel nostro paese sono principalmente tre; identificate nel famoso Bonus Casa costituito da :


  • Bonus  Ristrutturazione edilizia.
  • Eco-Bonus .
  • Sisma bonus.
 A cui si aggiungono altre tipologie, come ad esempio : 
  • il Bonus Mobili.
  • Il Bonus Verde (terrazzi e giardini)
  Negli ultimi anni nel nostro Paese a causa di numerosi eventi sismici dall'esito catastrofico, abbiamo potuto constatare quale sia la fragilità del nostro patrimonio edilizio, specialmente nei centri storici urbani. Parallelamente, in seguito ad una sempre più crescente richiesta di energia ed aumento dei suoi costi di produzione, si è compresa la necessità e convenienza di rendere maggiormente efficienti e meno inquinanti le nostre abitazioni.In virtù di queste prime considerazioni è presumibile che saranno mantenute e prorogate le  Detrazioni Fiscali del Sisma-bonus e dell'Eco-bonus, tuttavia a fronte della situazione economica del nostro Paese con la prossima Legge di Bilancio 2019, potrebbero essere introdotte importantissime novità per le detrazioni fiscali IRPEF.

 RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA: COSA CI ASPETTIAMO DAL 2019

L’agevolazione fiscale sugli interventi di Ristrutturazione Edilizia consiste in una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute fino a un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Originariamente la normativa secondo quanto stabilito  dall’art. 16-bis del DPR 917/86 ,  fissava la percentuale per la detrazione al 36% con  il limite massimo di spesa pari a 48.000 euro. In seguito, con lo scopo di  favorire il miglioramento delle condizioni degli edifici esistenti, sono stati innalzati  sia la percentuale della  detrazione fiscale, che il limite massimo di spesa fino ai valori che oggi conosciamo .

La detrazione fiscale per Ristrutturazione edilizia con la percentuale  del 50% e col limite dei 96.000 euro, terminerà il 31/12/2018 e ci si chiede che cosa accadrà dopo tale data.


Gli scenari possibili sono tre :


  • Proroga della forma vigente , con i parametri del 50% e limite di spesa di 96.000 € .
  • Ritorno alla sua forma originaria , con i parametri del 36% e limite di spesa di 48.000 €.
  • Abolizione ed estinzione definitiva.
E’ pertanto molto importante per  chi volesse usufruire del bonus “Ristrutturazione edilizia “ per realizzare interventi su un immobile, aver iniziato i lavori ed effettuato tutte le spese (bonifici , etc..) prima della data di scadenza del 31/12/2018.Questo significa che dovranno essere già stati richiesti ed ottenuti  gli opportuni permessi  (ad esempio : CILA , DIA etc..) dalle Amministrazioni competenti e dovranno essere  già stati effettuati tutti i pagamenti attraverso bonifici bancari utilizzando la giusta causale.

Dunque in una situazione ancora poco chiara, è il caso di approfittare di questi ultimi mesi in cui le detrazioni sono ancora garantite ed estremamente vantaggiose.

martedì 18 settembre 2018

Chi spende poco....spende due volte Parte III



Proseguiamo  la nostra analisi dei tre punti fondamentali ed arriviamo alla  QUALITÀ.  

Per quanto riguarda il concetto di QUALITÀ dobbiamo fare una distinzione tra una QUALITÀ TECNICA, intrinseca alle metodologie di lavorazione e alle caratteristiche dei materiali, ed una QUALITÀ ESTETICA percepita, tipica del soddisfacimento del lavoro realizzato.

E’ facile comprendere quale importanza assuma la QUALITÀ dal punto di vista tecnico, basti pensare  al fatto che materiali simili nell'aspetto potrebbero non esserlo nelle loro caratteristiche.Quando scegliamo un preventivo rispetto ad un altro dovremmo sempre tener conto che i prezzi relativi sia alle lavorazioni che ai materiali differiscono di molto, anche in funzione delle caratteristiche tecniche ,  di  durata e di garanzia.Non crediamo alle favole. La QUALITÀ si paga, il giuso però. Discorso a parte si può fare relativamente alla QUALITÀ  percepita dall'utente finale.Partendo dal presupposto che un lavoro dovrà sempre essere eseguito a “regola d’arte” per evitare contenziosi, nella realtà a parità di costi e di lavori ben eseguiti, cosa differenzia un lavoro da un altro? Il fattore discriminante è la QUALITÀ d’insieme del servizio che ci viene erogato.E’ però doveroso ricordare che lavori esenti da problematiche ed imprevisti non esistono, per questo motivo sia da parte del Proprietario che dell’Impresa ci deve sempre essere spirito collaborativo, comprensione reciproca  per il raggiungimento dell’obiettivo.Nel farci percepire un alto livello di QUALITÀcontribuiscono sicuramente le modalità lavorative della Ditta, date dall'esperienza e dall'insieme delle accortezze avute durante l'esecuzione, quali pulizia del cantiere, educazione degli operai e cortesia;  questi sono fattori importantissimi che danno il senso della QUALITÀ percepita dal Cliente, e per i quali ci sentiremo o meno di consigliare tale Impresa rispetto ad un’altra ad un nostro amico , parente o conoscente

Poste tali premesse è chiaro che per operare sui TEMPI e COSTI in maniera tale da garantire un risparmio vero, occorre una profonda conoscenza delle problematiche ricorrenti.La soluzione sta’ nell'affidarsi ad un buon Professionista, esperto delle lavorazioni che vogliamo realizzare, ad esempio se devo solo rinfrescare ed arredare un ambiente, un appartamento od un locale commerciale, utilizzando anche soluzioni per l’illuminazione, ci si potrà rivolgere senza dubbio ad un Interior Designer, mentre nel caso in cui si intervenga anche sugli spazi, spostando pareti e modificando impianti è bene rivolgersi ad un Architetto o un Ingegnere.

Insieme ad un  Professionista con le sue competenze specifiche  e con un aperto colloquio, si potranno definire le caratteristiche che daranno vita alla progettazione, dalla fase preliminare a quella di dettaglio ed esecutiva .E’ fondamentale comprendere che questa fase vada fatta prima di chiamare una qualunque  Ditta, perché i preventivi fatti a corpo quasi sempre non tengono conto delle idee del committente e della sua visione, tanto meno delle problematiche che si vengono sempre a verificare facendo lievitare i COSTI in fase di esecuzione o ancor peggio in periodi successivi, a lavorazioni avvenute. Una volta realizzato il Progetto rispondente alle richieste del Committente, si potrà procedere con la redazione di un capitolato e sulla base di questo si potranno far redigere preventivi per le opere ricomprese in esso . 

Tanto più il capitolato delle opere sarà dettagliato, tanto più i preventivi  delle varie ditte saranno comparabili tra di loro, in modo da far emergere le diversità che ne differenzieranno i COSTI e la QUALITÀ, determinandone anche i TEMPI

 Una volta effettuate queste operazioni, sarà opportuno valutare i preventivi seguendo anche i suggerimenti del  Professionista.In questo senso, una volta scelta una Ditta in regola con le certificazioni, a parità di materiali e di metodi di lavorazione si potrà cercare di avere un buon prezzo od uno sconto ragionevole sul costo indicato.Ragioniamo sempre mettendoci al posto di chi realizza, tutti noi dobbiamo guadagnare il giusto per ciò che facciamo, garantendo al prossimo un servizio di QUALITÀ, d’altra parte abbiamo il dovere  di pretendere che i lavori siano realizzati a "regola d’arte" ed a Norma.

giovedì 2 agosto 2018

Chi spende poco....spende due volte Parte II





Proseguiamo la nostra analisi degli errori più comuni che si commettono quando si vogliono eseguire dei lavori in casa. Ricordiamo che un lavoro ben riuscito dipende dai tre fattori oggettivi : TEMPI impiegati, COSTI sostenuti e QUALITÀ percepita. Nella prima parte del nostro articolo abbiamo approfondito il tema dei TEMPI di esecuzione delle opere.
In questa seconda parte ci accingiamo a parlare dei COSTI, tema più vicino alla realtà di tutti, dunque il secondo errore è forse il più comune che si commette e consiste nel pensare che si possano ribassare i prezzi (COSTI) riducendoli fino a dimezzarli contrattando con l’Impresa di costruzioni.

Questa visione “affaristica “ trova in parte ragionevole applicazione, ma non deve essere portata all'estremo, in quanto un imprenditore consapevole non potendo realizzare un dato lavoro al prezzo richiesto, avrà due vie o rinunciare al lavoro o proporre varianti che abbassino i suoi costi per avere un guadagno; non menzioneremo i casi di lavori eseguiti male e fuori dagli accordi di un capitolato, in quanto violano la "regola d'Arte" ed il contratto posto in essere.

Detto ciò dovrebbe essere chiaro a tutti che se una lavorazione ha un determinato prezzo sul mercato , quando troviamo annunci “shock” con ribassi eccessivi, oppure riusciamo ad ottenere sconti clamorosi del 50% o addirittura del 70%, a meno di condizioni eccezionali, sicuramente qualche cosa potrebbe non tornare e nella maggior parte dei casi ne risente la cosiddetta "regola d’arte", potrebbero mancare sia la cura necessaria che la corretta esecuzione.


Al fine di conseguire un vero e serio risparmio sui COSTI relativi ad un lavoro ben eseguito , occorrerà fare chiarezza circa chi fa cosa e quando, procedendo per fasi:
  • Incaricare un Professionista abilitato con il quale valutare la fattibilità tecnica ed economica dell’intervento che si vuole eseguire. Il rapporto di fiducia con il vostro tecnico vi permetterà di esprimere le vostre richieste e ricevere delle proposte concrete e realizzabili.
  • Redazione di un Progetto, l'Architetto, l'Ingegnere o un Interior Designer avrà il compito di produrre un progetto, un insieme di elaborati dove sono riportate in maniera grafica le scelte concordate con il committente; in alcuni casi un Tecnico abilitato avrà l'incarico di depositare al Comune le pratiche necessarie.
  • Redigere un Capitolato delle opere sulla base del Progetto, si potrà chiedere al Tecnico di redigere un computo metrico relativo alle attività che servono per realizzare i lavori , diviso per tipologie e fasi lavorative .
  • Preventivi Ditte. Sulla base del Computo metrico e/o capitolato, si potranno fare dei preventivi con le Ditte, valutando insieme al proprio Tecnico di fiducia le offerte pervenute sia in termini economici che tecnici. Maggiore sarà il livello di dettaglio delle lavorazioni riportate nel capitolato, maggiore sarà la rispondenza a ciò che verrà realizzato, avendo sempre a mente che ciò che non è descritto nel capitolato e successivamente nel preventivo, sicuramente non verrà realizzato, ne consegue la necessità di affidarsi ad un Professionista per capire a monte di cosa si ha bisogno per ottenere il risultato che ci si aspetta.
  • Scelta della Ditta. Dopo aver analizzato tutti gli aspetti elencati ai punti precedenti sarete pronti per scegliere la Ditta esecutrice delle opere.
  • Incaricare un Direttore dei Lavori. La scelta di incaricare un Professionista per concorrere alla riduzione dei COSTIIl Professionista potrà essere anche lo stesso Progettista, meglio se esterno alla Ditta, per evitare conflitti d’interesse, come già spiegato nel punto riguardante i TEMPI.

martedì 17 luglio 2018

Chi spende poco....spende due volte Parte I




Il titolo del nostro articolo contiene una grande verità, che ci si voglia credere o meno. Quando per un lavoro che dovrebbe costare "100" si paga la metà o addirittura meno, qualche problema c’è o ci sarà in seguito.

Nei lavori edili, come in qualunque altra attività, occorre tenere bene a mente che il nostro obiettivo fondamentale è quello di ottenere un lavoro fatto "a regola d’arte", pagarlo il giusto prezzo e vederlo realizzato in tempi ragionevoli.

Innanzitutto cosa si intende per giusto prezzo? 
Il discorso è molto ampio e coinvolge un sistema a cui partecipano diverse figure in maniera diretta ed indiretta, infatti il costo di un'opera è strettamente legato ad un sistema integrato e programmato di attività, atto ad assicurare la buona riuscita del lavoro con un grado di sicurezza accettabile nei tempi previsti.

Eviteremo di esaminare, in questa sede, tutto il sistema che comprende le varie figure che partecipano ad un lavoro, quali l’impresa, il progettista , i lavoratori ed il committente. Vogliamo invece in questo breve articolo soffermarci solo su alcuni aspetti legati alla mera esecuzione dei lavori ed alle tempistiche.

Una piccola nota però va fatta circa la Ditta che eseguirà i lavori, perché di vitale importanza, e riguarda le certificazioni che deve avere l’Azienda. Tra le più importanti da verificare abbiamo:
  • DURC (documento di regolarità contributiva) dal quale possiamo verificare anche per quali tipologie di lavori la Ditta è abilitata all'esecuzione.
  • l’ASSICURAZIONE per eventuali danni arrecati durante lo svolgimento dei lavori.


Questo ultimo punto è di vitale importanza in quanto sempre più spesso si sente parlare di danni cagionati a terzi, provocati durante le fasi di esecuzione di un lavoro.
Infatti, nell'eventualità in cui la Ditta esecutrice dei lavori non avesse le corrette abilitazioni e per di più non possedesse un’Assicurazione per le attività che sta svolgendo, in caso di danni a terzi, il Committente sarà chiamato a risponderne in prima persona, sia in termini giuridici che economici, perché tra i compiti del Proprietario/Committente è previsto quello di verificare i requisiti della Ditta a cui si affidano i lavori.
Per questi motivi è sempre bene premunirsi, affidandosi a Ditte “regolari”, che eseguiranno i lavori oggetto di contratto e per i quali emetteranno “regolare fattura”, provviste infine di Assicurazione.


Date queste prime informazioni generali , possiamo dire che un lavoro ben riuscito dipende da tre fattori oggettivi : TEMPI , COSTI e QUALITÀ.

Molto spesso sentiamo amici, parenti e conoscenti che anche dopo un breve periodo di tempo, devono rimettere le mani su lavorazioni precedentemente eseguite, su parti non funzionanti di esse o su impianti non completamente a Norma.
Andiamo ad analizzare questi tre punti partendo dagli errori comuni che si commettono.

TEMPI:

Il primo e più ricorrente errore che si commette è quello di pensare che potremo ottenere la realizzazione dei lavori con TEMPI di esecuzione lampo. Molto spesso i proprietari, non avendo pienamente conoscenza delle tempistiche di esecuzione per un dato lavoro ipotizzano vendite, traslochi e trasferimenti in tempi non realizzabili. Non valutare bene questo aspetto, potrebbe causare problematiche logistiche ed economiche.

A trarre in inganno i Committenti è l’idea che un’Impresa possa impiegare un numero di persone elevato per velocizzare il lavoro e ridurrre così tempi di esecuzione. Questa concezione è in parte vera, ma non trova sempre riscontro ed applicabilità nella realtà, dove un numero elevato di operai nel cantiere comporterebbe un sovraffollamento, sovrapposizione di lavorazioni e pregiudicherebbe la sicurezza, oltre in alcuni casi impossibilità di tipo tecnico.

Inoltre non è necessariamente sicuro che l’Impresa disponga di un numero illimitato di operai da impiegare nello stesso cantiere, è facile altresì comprendere che una Ditta di costruzioni, al fine di ottimizzare i propri tempi ,costi, ricavi, impiegherà le diverse squadre di lavoro su cantieri diversi, con un numero sufficiente alle lavorazioni da eseguire (normalmente il minimo necessario) .
Per ottimizzare i TEMPI di esecuzione di un lavoro, qualora non si avessero le competenze, occorrerà incaricare un Professionista (esterno alla Ditta) che attraverso le proprie capacità tecniche si occuperà della supervisione del cantiere, pianificando, organizzando e gestendo i TEMPI in maniera tale da velocizzare le lavorazioni. E' importante che il professionista sia esterno all'Impresa onde evitare conflitti d’interesse.

lunedì 28 maggio 2018

"CASA VACANZE"- Un'opportunità di reddito



Oggi vorremmo parlare di un argomento che in questo periodo suscita molto interesse, la “ CASA VACANZE”. Cercheremo in questo breve post di dare alcune indicazioni per far comprendere le possibilità e le modalità che si celano dietro tale iniziativa. Ad oggi qualora si avesse una unità immobiliare a disposizione in una località appetibile per la sua posizione turistica, come ad esempio al mare ,  in montagna o in una città d’arte , potrebbe essere possibile pensare ad una’attività redditizia da concretizzare in essa. In generale è lecito pensare ad una CASA VACANZE come un alloggio di varie dimensioni, affittabile  per un dato periodo di tempo che spesso si identifica con la villeggiatura delle persone che vi si stabiliranno. Secondo quanto  definito  dall'articolo 53 del Codice del Turismo ,   si definiscono locazioni turistiche “gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati e questi sono regolati dagli art. 1571 e seguenti del Codice Civile.La locazione o affitto della casa vacanze potrà avvenire  in modo continuativo oppure  saltuario e si distingueranno due tipologie di attività:ImprenditorialeSaltuaria od  amatoriale.

L'affitto per brevi periodi detto “short let” è saltuario e  per  esso  non sussiste  l’obbligo di registrare alcun contratto  e la regolamentazione viene lasciata alla libera contrattazione privata tra le parti. In caso contrario  invece, superati i 30 giorni, generalmente si parla di attività imprenditoriale soggetta oltre alla registrazione del contratto anche ad altri adempimenti. Ogni Regione ha una normativa che definisce più tecnicamente i requisiti necessari in termini di durata e le caratteristiche che devono possedere gli immobili  destinati ad attività imprenditoriale

Più in generale, nel caso in cui la durata del contratto superi il mese, dovrà essere redatto un contratto in forma scritta che  sarà soggetto a registrazione obbligatoria, in caso contrario quando la locazione abbia durata inferiore ai 30 giorni, la Legge non prevede alcuna formalità, alcun pagamento dell’ imposta di registro e nessun tipo di obbligo a carico del locatore o dell’affittuario. Per quanto riguarda l’esercizio dell’attività in maniera imprenditoriale, occorrerà seguire  le norme tecniche comunali che definiscono le caratteristiche dell’alloggio (dimensioni, servizi igienici etc..), e far fronte agli   obblighi amministrativi (SCIA Commerciale, segnalazione di inizio attività), provvedere alle comunicazioni ai Comuni ed agli Enti locali, oltre alla sottoscrizione di polizze assicurative.

E’sempre necessario, anche quando si svolge un’ attività in maniera non continuativa ,  effettuare la denuncia alla Questura competente delle generalità delle persone alloggiate. Dal punto di vista fiscale se l’attività è gestita con una  forma saltuariai ricavi  vanno segnati in dichiarazione dei redditi ed è possibile applicare la cedolare secca , invece se la forma è di tipo  imprenditoriale bisognerà  chiaramente aprire  la partita IVA

E' molto importante ricordare che in molti  Comuni è previsto l’obbligo dell’applicazione di  una tassa di soggiorno

Detto questo, definita quale attività vogliamo intraprendere ,è necessario rivolgersi ad un Tecnico professionista (Architetto, Ingegnere) che dovrà valutare la necessità di apportare eventuali cambiamenti  nel rispetto dei requisiti imposti dalle varie  normative Regionali e Comunali e redigere le pratiche per ricevere le corrette autorizzazioni presso le amministrazioni competenti. Inoltre , dovremo  dare un tocco di carattere alla nostra CASA VACANZE magari con l’aiuto di un Interior Designer od un  Architetto che attraverso opportune scelte progettuali, non solo  valorizzerà il vostro immobile, ma lo renderà sicuramente più appetibile sul mercato, data la oramai spietata concorrenza nel settore.

In poche parole non basterà più avere una casa in un posto turisticamente ambito per attrarre clienti, ma occorrerà avere un alloggio progettato e studiato per essere  accogliente  e curato ove l’arredo ed i dettagli opportunamente inseriti ne aumenteranno le sensazioni positive e l’immagine, tanto da essere preferito ad un'altro con le medesime caratteristiche. Ovviamente tutto questo necessiterà di  qualche piccolo e mirato investimento.

Infine una volta realizzata la nostra splendida CASA VACANZE non dimentichiamoci del marketing e della pubblicità su social e siti specializzati, ricordate  poi  che  il vostro biglietto da visita sarà e rimarrà sempre il passaparola tra  clienti soddisfatti e per questo motivo, pulizia ed un design ordinato e luminoso saranno la vostra arma vincente.

lunedì 16 aprile 2018

Bonus Mobili 2018





Il ”Bonus Mobili” di cui tanto si sente parlare è una forma d’incentivo da tenere presente quando si vogliono realizzare lavori di ristrutturazione nel proprio appartamento , in quanto, una riduzione delle spese è sempre cosa gradita. Tale agevolazione già presente negli anni precedenti è stata prorogata per tutto il 2018.

Con il Bonus mobili è possibile usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredamento e grandi elettrodomestici di classe A+ o superiore (non energivori ) , destinati ad una unità immobiliare per la quale sono stati già autorizzati ed iniziati i lavori di ristrutturazione edilizia .

Cosa molto importante che pochi conoscono è che l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso, dello stesso immobile, oggetto di intervento edilizio .

E’ bene ricordare che la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo massimo di 10.000 euro per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2018 e tale bonus è cumulabile con quello “Ristrutturazioni” del 50 %.

Cosa occorre per ottenere la detrazione con il Bonus Mobili ?

Per prima cosa è bene sapere che per avere la detrazione bisogna effettuare i pagamenti con bonifico bancario/postale o carta di credito/debito, non sono consentiti assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Inoltre dovranno essere presentate al Commercialista per la detrazione Irpef:


  • Le attestazioni di pagamento : ricevute dei bonifici, ricevute delle transazioni (per pagamenti con carta di credito o di debito).
  • Le fatture d’acquisto dei beni, ove siano evidenziate le caratteristiche , la qualità (compresa etichetta energetica) e la quantità.

Vediamo più nel dettaglio quali sono i beni per cui è possibile richiedere il Bonus Mobili.

La detrazione spetta per:

  • Grandi elettrodomestici nuovi . Classe energetica minima: A+, (A per i forni): Frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
  • Mobili nuovi : Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. 
Per ogni chiarimento ed approfondimento consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate al seguente link:

sito Agenzia delle Entrate - bonus mobili






mercoledì 28 febbraio 2018

Opere realizzabili in "Edilizia Libera" (senza pratiche edilizie)





Quando si pensa di eseguire dei lavori in casa, ci si dovrebbe domandare se le attività che si ha intenzione di svolgere da soli (in economia) o far eseguire ad una Ditta specializzata , necessitino o meno della presentazione di una pratica presso l’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione Comunale.

Tale compito, contrariamente a quanto si possa pensare spetta per legge a chi vuole eseguire i lavori ( committente/proprietario ), pertanto non è di competenza delle Ditte esecutrici.

Spesso si sente parlare di titoli abilitativi: CIL, CILA, SCIA, DIA e Permesso di costruire  che servono a seconda delle attività che si intendono realizzare , a comunicarle al Comune tramite un "atto formale".

Bisogna quindi porre particolare attenzione nel verificare preliminarmente se occorre un titolo abilitativo in quanto, qualora non si presentasse la documentazione dovuta agli Enti preposti, si rischierebbero conseguenze che porterebbero a problemi diversi , fino ad arrivare a procedimenti giudiziari di tipo civile o addirittura penale.

Al contempo però, esistono delle lavorazioni definite dalle norme come: “Attività di edilizia libera”,  le opere ricadenti all'interno di questa tipologia non necessitano di alcuna comunicazione, ciò non toglie  che dovranno  essere realizzate secondo la “Regola d’arte” e nel rispetto di tutte le norme. 

Ricordiamo che in taluni casi (ad esempio: per l’ aggiornamento degli impianti) la Ditta dovrà fornire al termine del lavoro , un'apposita Dichiarazione di conformità  .

Il Ministero delle infrastrutture insieme al Ministero della Semplificazione hanno definito e pubblicato un Glossario, costituito da un elenco che semplifica il riconoscimento di quelle attività che possono essere realizzate senza alcun titolo, in "edilizia libera" appunto.

E' giusto sottolineare che ogni altra opera, che non si trovi all’interno di questo elenco, è bene che sia sottoposta alla valutazione da parte di un Tecnico abilitato, un Architetto, un Ingegnere o un Geometra che indicherà e presenterà la pratica idonea presso le amministrazioni competenti (Regione, Comune, Genio Civile, ASL, VVF , ect...).

Di seguito il link per scaricare il: Glossario Edilizia Libera